Paolo Veronese (Paolo Caliari, Verona 1528 - Venezia 1588)



Miracolo di San Pantaleone (1587)
Olio su tela, 277x160 cm
Chiesa di San Pantaleone, Venezia

L'opera venne realizzata nel 1587 su commissione dal piovano della chiesa Bartolomeo Borghi per decorare l'altar maggiore. La tela, ora nell'altare della seconda cappella a destra, è molto probabilmente l'ultima opera dell'artista e tra le più significative della sua ultima attività. La luce fattasi più vibrante mette in risalto i nuclei semantici della composizione accentuandone così la tensione drammatica. Pantaleone, santo di origine turca che come Cosma e Damiano esercitò gratuitamente la professione medica, volge il suo sguardo all'angioletto che gli reca una palma simbolo del martirio a cui è destinato. La creatua celeste è il segno dell'intercessione divina, unica possibilità di guarigione per il fanciullo morente sorretto dalla figura di un prete nei cui panni è effigiato il committente. A nulla serviva la pratica esperta di Pantaleone evidenziata dalla piccola scatola con gli strumenti medici che gli porge il giovane assistente, ne la scienza degli antichi simboleggiata dal busto marmoreo che sembra raffigurare Asclepio, divinità greca della medicina.